jueves, 20 de noviembre de 2008

Pietro Coppo: Politiche e derive dell'etnopsichiatria

"L'Homme", prestigiosa rivista francese di antropologia, pubblica sul numero 153 del Gennaio-Marzo 2000 un articolo di Didier Fassin, medico e sociologo, Les politiques de l'ethnopsychiatrie. La psyché africaine, des colonies britanniques aux banlieus françaises (pp. 231-250) che è in sostanza un duro attacco al lavoro e al pensiero di Tobie Nathan. Questo articolo fa seguito a un altro dello stesso Autore pubblicato su una più modesta rivista, "Genèses. Sciences sociales et histoire", L'ethnopsychiatrie et ses réseaux. L'influence qui grandit (1999, 35, 146-171) dello stesso tenore. Nathan non è nuovo ad attacchi anche violenti cui risponde a tono e volentieri, con la vivacità che gli è propria. Di questo mi pare valga la pena di approfittare per cercare di chiarire aspetti del pensiero e del lavoro di Tobie Nathan mai davvero esplicitati e perciò formalmente ambigui, occasioni e pretesti per equivoci e interpretazioni di ogni tipo e parte.

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